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cellulite

Che protocollo usiamo per migliorare la cellulite?

By | Zero-Cell | No Comments

E’ risaputo che la cellulite riguarda principalmente una cattiva circolazione dovuta sia a movimenti posturali scorretti che ad un regime alimentare caotico e non regolare.

Per iniziare a garantire un miglioramento della cellulite bisogna stimolare i “cuori” periferici del piede come la soletta di Lejars (letto di capillari la cui spremitura spinge il sangue verso l’alto) e il Triangolo della Volta. Quest’ultimo contiene le più importanti vene profonde.

La loro spremitura ad ogni passo rappresenta il vero cuore periferico e la più importante funzione vascolare del piede ed il continuo stare sui tacchi purtroppo inibisce la funzione dei cuori plantari.

Quali sono i passi da fare per migliorare la cellulite in un allenamento?

Innanzitutto dobbiamo riattivare le pompe venose degli arti inferiori eseguendo anche esercizi senza scarpe con ripetizioni basse e carichi pesanti. È importante sottolineare che non bisogna produrre troppo acido lattico durante gli allenamenti per le gambe (quindi effettuare sempre serie lunghe da 20/30 ripetizioni): L’ACIDO LATTICO in situazioni di deficit circolatorio non viene rimosso e potrebbe aumentare la cellulite.

Che percorso farai con noi?

Potrai avere l’opportunità di lavorare in modo specifico sugli arti inferiori, per ripristinare il micro circolo linfatico e periferico attuando esercizi che possano migliorare anche l’assetto posturale ma anche su tutta la parte superiore del corpo.

I benefici che potrai ottenere riguarderanno principalmente il drenaggio di tutto il corpo dato dalla stimolazione plantare della soletta di leajer, oltre al rinforzo che coinvolgerà  l’intera muscolatura.

I carichi di lavoro saranno adeguati al tuo livello di partenza ma andranno in progressione, da sottolineare che chi intende iniziare un percorso, debba necessariamente essere affiancato da un nutrizionista biologo, che possiamo fornire noi nel servizio, oppure che sia di fiducia.

Per avere dei buoni risultati,  bisognerà essere costanti e darsi un tempo di almeno tre/ sei mesi per riuscire a raggiungere il risultato sperato.

Contatti

Simona Grieco

Trainer & Coach Olistica

 

 

schiena

Schiena e dolore: Occorre una progressione adatta con stimoli diversi su tutta l’area del tronco profondo.

By | Posturale | No Comments

Spesso il dolore alla schiena avviene per poca mobilità, ed il più delle volte  la società ci sprona a guarire attraverso metodi passivi, quali tecar, operazioni chirurgiche, ultrasuoni, pastiglie ecc. 

Queste possono aver effetto nel breve tempo ma non potranno mai impattare sulla nostra schiena nel gestire i nostri carichi quotidiani ed è per questo che potrai avere difficoltà a sconfiggere il tuo dolore alla schiena.

 

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Ogni persona parte dal suo livello di partenza e dovrebbe seguire stimoli adeguati e differenti ogni volta per intensità, durata, modalità e frequenza puntando maggiormente su esercizi per tutta l’area dell’ tronco profondo.

Da un punto di vista prettamente scientifico, con il termine “core stability” ovvero allenare la parte del tronco, si identifica la capacità da parte del diaframma, della parete addominale e del pavimento pelvico di stabilizzare la colonna vertebrale.

Ottimi approcci di lavoro per la core stability sono il sistema Well Back System, ovvero  il Pilates terapeutico.

Il pilates è una ginnastica focalizzata sul controllo della postura, tramite la “regolazione del baricentro”, necessario a guadagnare maggiore armonia e fluidità nei movimenti.
Il pilates segue rigorosamente princìpi fondamentali tra i quali proprio quello di lavorare sul core e la funzionalità motoria.
 
 
Quali sono i muscoli dell’addome profondo ( CORE STABILITY) che coinvolgono il tronco per intero?

I muscoli posteriori paravertebrali,  i latero vertebrali e della parete addominale aiutano a rinforzare in profondità tutto il tronco, e permettendo  la rotazione  la flessione e l’inclinazione della colonna.

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Un core allenato favorisce qualunque attività quotidiana, dalla semplice posizione seduta alla scrivania, a quella in piedi, fino al sollevamento di carichi pesanti.

La forza del core supporta anche gli atleti in tutti i movimenti ed è una base fondamentale per l’esecuzione di ogni esercizio attraverso stimoli adeguati.

 

Infatti sia in riabilitazione che in prevenzione la core stability è importante per:

 
  • lombalgia (low back pain)

  • infortuni all’articolazione del ginocchio come la lesione del crociato anteriore (LCA), condromalacia rotulea e ecc..

  • sindrome della bendelletta ileotibiale (problematica molto frequenti nei corridori e maratoneti)

  • pubalgia e dolori ai muscoli adduttori

  • una diminuita stabilità lombo pelvica è direttamente correlata con un maggior numero di infortuni agli arti inferiori, specialmente nel sesso femminile

  • in alcuni casi si ritrova anche una correlazione tra core stability e rischio di distorsioni tibio-tarsiche

 

In tutte queste condizioni è importante valutare la funzionalità del core e stabilire un programma di riattivazione/allenamento della muscolatura in maniera personalizzata.

Contatti

Simona Grieco

Trainer & Coach olistica al femminile