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ERNIE E ALLENAMENTO!

By | Posturale | No Comments

Quali esercizi scegliere se si hanno ernie e quali invece esercizi è preferibile non eseguire?

Fare attività fisica è estremamente salutare per la tua schiena, le dai stabilità e la rinforzi, e poi lo stretching sia statico che dinamico va a lubrificare ogni articolazione. Se hai un Ernia oppure una Protrusione puoi allenarti. Basta capire che esercizi fare e soprattutto quali evitare. E con la giusta programmazione puoi anche fare un sacco di esercizi per tonificare il tuo corpo e dimagrire.

Cosa NON ESEGUIRE:

  • Balzi
  • Esercizi con grandi sovraccarichi
  • Esercizi con grandi sovraccarichi

Cosa PREFERIRE:

  • Esercizi di rinforzo addominale, gambe e glutei
    • Esercizio cardio per la perdita peso senza saltelli
    • Esercizi specifici di allungamento e di riallineamento posturale.

    CONSIGLIO EXTRA bevi almeno 1.5/2 litri al giorno di acqua che come detto in precedenza, vai ad evitare di disidratare i dischi intervertebrali.

    Segui la respirazione diaframmatica durante ogni esercizio di stretching che ha un importante influenza sulla salute della tua schiena. Per voler bene alla tua schiena, servono piccoli e semplici accorgimenti, e tu li sapevi? Fammelo sapere nei commenti se ti va.

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    Simona Grieco

    Trainer & Coach Olistica

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    Hai del dolore all’ANCA?

    By | Posturale | No Comments

    Ci sono spesso due motivazioni importanti per le quali soffri cosi tanto per questo dolore all’anca.

    ✅Il primo è sicuramente una lesione muscolare dell’ILEO PSOAS, mentre la seconda ipotesi potrebbe invece essere una contrattura muscolare profonda nella fossa illiaca.

    Oggi tratterò nel mio post, proprio quest’ultimo punto.

    Se la contrattura avviene nella fossa illiaca il dolore s’irradia generalmente:

    ▶️Nell’ interno coscia

    ▶️Lungo la parte lombare

    ▶️ Nella rotazione ed estensione del femore

    ▶️ Quando si contrae il muscolo stesso.

    In Zenfit trattiamo la contrattura con un PROTOCOLLO di stretching dei meridiani  per ripristinare l’ equilibrio energetico, inseriamo elementi di osteopatia per mobilizzare e attraverso un ALLUNGAMENTO e un recupero muscolare, saniamo sia le parti piu superficiali che profonde , le trattiamo con il Postural Pilates.

    Il dolore all’ ANCA in questo modo va a posto!😊

    Ovviamente l’inter da seguire è di 3 mesi per almeno 2 volte a settimana.

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    Simona Grieco

    Trainer& Coach olistica

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    La scoliosi in quanto tempo può peggiorare?

    By | Posturale, Senza categoria | No Comments

    Devi sapere che la scoliosi non è una malattia, ma una deformità vertebrale che può comparire nell’età dello sviluppo scheletrico, da zero  ai diciotto anni .

    Le donne sono più soggette a scoliosi con un rapporto di 7 a 1 e corrono un rischio maggiore di sviluppare forme più gravi di scoliosi.

    Per la maggior parte dei casi si presenta con segni clinici che variano da persona a persona, quali la diversa altezza delle spalle o dei fianchi, la presenza di un’anca prominente, l’inclinazione del corpo o del bacino, una diversa lunghezza degli arti, una posizione non centrata della testa rispetto al busto e al bacino ecc.

    Per esempio nei ragazzi giovani, che crescono molto in altezza( 12/14 anni) c’è bisogno di guardarli, non solo in faccia😊 ma  sorvegliarli soprattutto in fase di sviluppo molto rapido.

    Ovviamente se la scoliosi è severa necessità di busto, il che vuol dire che un tratto della colonna dorsale alto oppure lombare e dorsale subisce un crollo, si contorce producendo in (rotazione vertebrale) alcune coste toraciche e crea il gibbo( scoliosi strutturata).

    Per questo la ginnastica di rieducazione posturale può salvarti, se  presa in tempo e continuata.

    Io personalmente ho sofferto di un problema lieve e l’ho curata proprio con lo stesso metodo  che ora insegno a voi e soprattutto che  continuo a svolgere su di me.

    Alcune volte non ci si rende proprio conto che le vertebre necessitano di cura, mai banalizzare il tuo fisico solo perché ora ti tiene in piedi, anzi , bisogna comprendere che è come quando fai il cambio dell’ olio alla macchina, per renderla più efficiente, così dovrai monitorare il tuo corpo in modo che non peggiori.

    E tu cosa ne pensi?

    Lascio a te questa riflessione.

     

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    Simona Grieco

    Trainer & Coach olistica

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    Sapevi che se i pettorali sono contratti, le spalle vengono avanti?

    By | Posturale | No Comments

    I muscoli pettorali sono i principali responsabili della chiusura delle spalle.

    Questo può essere sicuramente legato alla posizione che tieni durante la giornata, ci mancherebbe.

    Ma anche ad uno stato di sofferenza fisica e/o emotiva che crea in te uno schema di flessione e  quindi di chiusura.

    Il dolore che viene causato quando le spalle si curvano in avanti è molto doloroso, e sia il collo, che il trapezio ne vengono coinvolti.

    Il dolore avviene perchè è presente una rigidità e contrazione muscolare e più è importante questa, più influirà sul dolore.

    Quali sono i 4 esercizi specifici per riaprire il pettorale, portando le spalle in posizione corretta?

     

    • In posizione eretta, appoggiate le spalle  ed il gluteo, su di una parete, facendoli aderire perfettamente  e alzateo lo sterno per aprire il petto.In ginocchio su di un tappetino, posizionate le braccia sul vostro calorifero e portando la testa all’interno, lasciate che il petto si distenda.

    • . In posizione eretta, portate il braccio in fuori, sulla linea della spalla a parete e ruotate il busto e lo sguardo, dalla parte opposta al braccio, insieme ai piedi e alle gambe,  finito l’esercizio, cambiate lato.

     

    • Appoggiatevi su di una panca a busto eretto e portate il braccio dietro e lontano dal gluteo, in appoggio.

     

    Ogni esercizio che vi ho proposto,  sarà svolto su entrambi i lati e per almeno 1 minuto.

    Questi esercizi specifici aiutano ad aprire il petto, inoltre è stato scoperto che correggendo la chiusura delle spalle migliorerai anche il tuo umore che può portare anche a diversi stati depressivi se continuerai a tenere quelle stesse abitudini scorrette.

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    Trainer & Coach olistica

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    Perchè camminare non basta per stare in salute?

    By | Posturale | No Comments

    L’OMS raccomanda spesso di camminare per iniziare a muovere i primi passi verso quelli che vengono definiti i  “parametri di salute fisica e psichica”.

    Ma siamo sicuri che il camminare serva per riappropriarsi della propria salute?

    Camminare dà al corpo un’unico stimolo aerobico e questo può cambiare in modo sfavorevole la composizione corporea.

    Per stimolare il proprio corpo in modo completo bisognerebbe coinvolgere tutti i gruppi muscolari e portarli ad un livello di sforzo elevato.

    Questo comporta fare un certo numero di ripetizioni e seguire una progressione didattica  rispettandone i tempi di recupero.

    Devi sapere che il corpo è stato programmato per muoversi rispondendo a stimoli diversi e sempre maggiori sia per tipologia che per intensità.

    Il solo camminare non dona flessibilità ed elasticità e non permette neanche di sviluppare l’intera muscolatura, perchè per ottenere risultati soddisfacendi bisogna mettere in conto un pò di fatica.

    Se vuoi davvero stare bene, ti invito ad abbinare la tua camminata ad un tipo di allenamento completo, che potrebbe essere anche postural pilates, yoga, tonificazione funzionale oppure il solo cardio e tono.

    Queste discipline che ti ho appena elencato, ti  offriranno una progressione nel tempo, delle ripetizioni, ed esercizi mirati sia per rendere il tuo corpo agile, ma anche elastico per svolgere qualsiasi tipo di movimento.

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    Simona Grieco

    Trainer& Coach olistica

     

     

     

     

     

     

    Check-up_posturale

    L’importanza dell’anamnesi e del check-up posturale

    By | Posturale | No Comments

    Quante volte vi è capitato di iscrivervi ad un corso o un’attività fisica e poi pentirvi? Non è sempre colpa vostra e la soluzione non è quella di abbandonare la palestra o quello che stavate facendo. L’importante è che chi vi segue, prima di indicarvi o consigliarvi un esercizio, vi sottoponga ad un check-up posturale.

    Un trainer competente  utilizzerà le proprie capacità per individuare i vostri punti di forza e di criticità, evidenziando le vostre potenzialità e soprattutto la vostra condizione fisica.  Questi essenziali accorgimenti, permetteranno di lavorare in serenità, con continuità e inizieranno a portare evidenti risultati.

    Diversamente, è provato che chi vuole sempre e solo fare di testa propria, può incorrere ad infortuni o problemi anche più seri.

    E’ il tipico esempio del “dottore fai da te”. Il ruolo di medico esiste, ha una professionalità e il suo consulto, aiuta a farci stare meglio. Soprattutto riesce ad indicare le corrette procedure, medicinali, esercizi, dosi e frequenza per le vostre cure.

    Il metodo “fai da te”, non porta a nessun risultato positivo. Il trucco è quindi quello di pazientare e collaborare con il trainer, in modo da pianificare insieme un percorso adatto al vostro corpo e mente. Ricordiamoci sempre il significato della marca “Asics” , ovvero A mens Sana In Corpore Sano.

    Il primo passo dell’esercizio fisico è quello mentale. Grazie al potere della nostra mente, possiamo infatti rendere di più o di meno, possiamo farci male o lavorare nel modo corretto. La filosofia del “tutto e subito”, non sempre funziona, in questi casi è del tutto sconsigliata.

    Ascoltarsi e ascoltare è fondamentale per raggiungere un obiettivo, specie, nei campi in cui non siamo preparati; il parere di un esperto è di fondamentale aiuto.

    IN COSA CONSISTE IL CHECK-UP ?

    E’ un incontro in cui viene valutata la condizione fisica della persona, partendo dalla sua postura. Attraverso l’osservazione e la valutazione, è possibile individuare ad occhio le condizione dell’individuo, concludendo quali possano essere le attività, esercizi indicati o meno, per il suo benessere.

    A livello pratico, la persona è invitata a compiere alcuni esercizi, ad esempio in posizione retta, allungare le braccia verso i piedi e notare fino a che punto si riesce ad arrivare. Sentire eventuali tensioni, notare il tempo in cui si riesce a tenere la posizione e come reagisce il corpo all’esercizio, sono altri elementi di valutazione.

    La durata del check-up generalmente è intorno ai 20 minuti, al termine dei quali il trainer avrà modo di trarre le conclusioni e confrontarsi con la persona, per iniziare uno o più percorsi specifici.

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    Simona Grieco
    Trainer & Coach Olistica

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    Allenati, ma attento alla postura!

    By | Posturale | No Comments

    Ormai da diversi anni, vediamo centinaia di persone allenarsi  per ottenere quel fisico tonico e definito che, in linea generale, è un po’ l’obiettivo comune; ma tutto questo lavoro, spesso e volentieri, va a discapito dell’armonia, della simmetria, e della corretta postura che ogni individuo sano dovrebbe avere.

    Se determinati muscoli si trovano perennemente in stato di tensione ed accorciamento (a causa dei continui allenamenti con sovraccarichi) e non vengono adeguatamente allungati, si corre il rischio (reale) di alterare in maniera significativa la postura del soggetto, creando oltre che i classici dolori e fastidi muscolari, anche atteggiamenti posturali che alterano l’armonia e la “bellezza del corpo”.

    Facciamo un esempio per chiarire un po’ l’argomento

    Se vogliamo tonificare il grande gluteo, ma il soggetto presenta il bacino in retroversione, difficilmente riusciremo a migliorare questo distretto utilizzando sovraccarichi o macchine isotoniche; questo perché il gluteo rinforzato, essendo già retroversore del bacino, non farebbe che aumentare la disfunzione posturale già in atto.

    Se pensiamo che i nostri muscoli per tutto il giorno sono in uno stato di contrazione, possiamo ben capire la loro necessità  di riallungarsi.

    L’unico modo per farlo è utilizzare lo stretching, che ci permetterà anche di poterli allenare in maniera più sicura ed efficiente.

    Ricordiamo il concetto principe

    Per aver la massima contrazione muscolare (e quindi il massimo reclutamento di fibre), occorre partire dal massimo allungamento fisiologico

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    Simona Grieco
    Trainer & Coach olistica